LA SPERANZA DI UNA CURA PER SAMUEL
Cos’è la solidarietà? Dobbiamo essere in grado
di dare una mano a chi ne ha più bisogno di noi. Sono tanti gli aiuti e gli
strumenti a disposizione, ed ognuno dona ciò che può, l’importante è farlo con
il cuore.
Il 20 dicembre è la giornata
internazionale della solidarietà umana, giornata di commemorazione dell’Onu
nata con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza pubblica dell’importanza
della solidarietà, un’arma straordinaria, in grado di unire le persone per riuscire
ad opporsi alle ingiustizie, essere di aiuto alla povertà, di sostegno alla
malattia, donare un sorriso a chi ne ha bisogno.
Nelle nostre ricerche sul web ci
siamo “scontrati” con una storia molto toccante e vicinissima a noi. Stiamo
parlando di Samuel, un bambino di cinque anni che vive a Macerata Campania.
La sua storia è resa pubblica dai
genitori attraverso internet e con la loro pagina Facebook ufficiale NALCN cercasi_una cura per Samuel.
Abbiamo contattato tramite Messanger i genitori - Cristian e Lorena - e gli
abbiamo chiesto di raccontarci cosa è accaduto precisamente.
Questi cinque anni sono stati per
loro duri da affrontare, ma non si sono fermati mai e mai si fermeranno, grazie
anche a tutto l’aiuto e il sostegno che potremo fornire loro.
Già a nove mesi i genitori di
Samuel hanno capito che c’era qualcosa che non andava, sembrava non rispettasse
le normali tappe di sviluppo degli altri bambini e quindi era necessario
indagare. Sono passati ben cinque anni tra analisi e ospedali per giungere alla
diagnosi: i genitori hanno scoperto di essere portatori sani di una rara
mutazione al gene NALCN, responsabile del controllo dell’attività elettrica
della corteccia cerebrale. Tale mutazione, che non ha un nome nella variante di
Samuel, è stata riscontrata in solo venti casi al mondo, quindi questa
rarità fa sì che non ci sia uno studio né una cura.
Come effetti di questa malattia
senza nome si ha un severo ritardo psicomotorio ed una encefalopatia epilettica
resistente a tutti i farmaci finora provati. La sua severa epilessia porta
frequenti crisi convulsive quotidiane, forte sonno, tale da non permettergli di
effettuare le attività di gioco come gli altri bambini, né la sua fisioterapia
riabilitativa, né di alimentarsi in maniera normale.
Piccolo miglioramento, ma solo
temporaneo, è stato ottenuto con l’olio di CBD, un farmaco a base di
cannabinoidi. La cura è stata somministrata per tre mesi e, in questo arco di
tempo le crisi sembravano diminuite. Purtroppo però, la terapia era stata
individuata in maniera autonoma dai genitori, attraverso delle ricerche sul web
e, in mancanza di una prescrizione medica con l’indicazione dei dosaggi
precisi, hanno dovuto sospendere.
La vita di questa giovane coppia
è cambiata dalla nascita del piccolo Samuel, non possono uscire in quanto non
vaccinato e il loro unico svago è legato al lavoro, per entrambi i genitori.
Tuttavia, non mostrano assolutamente rassegnazione, piuttosto vogliono
diffusione e condivisione; più gente possibile deve conoscere la loro storia attraverso la
pagina, poiché l’intento è quello di trovare altre famiglie che affrontano
questa anomalia genetica e medici che abbiano trattato in precedenza la
malattia e sappiano come tenere a bada l’epilessia, affinché Samuel possa avere
una vita un po’ più attiva, che abbia la possibilità di migliorare la sua vita
con le dovute terapie, con i giochi che un bimbo di cinque anni deve fare, che
possa tornare a vivere e non solo sopravvivere.
Classe II A
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