giovedì 31 marzo 2022

AMICIZIA E DIVERSITÀ




Aurora e Arianna erano due sorelle gemelle che avevano, a differenza del loro aspetto esteriore, due caratteri molto differenti fra di loro!

Arianna era socievole, solare, simpatica, comprensiva e proprio grazie al suo carattere aveva tanti amici.

Aurora, invece, era sempre chiusa in sé stessa e pur di dire la sua opinione non rispettava quella altrui; proprio per quest’ultimo motivo, a volte, poteva risultare non poco scontrosa.

Aurora era molto invidiosa del carattere e dei modi di fare della sorella, ma Arianna non se ne vantava, anzi, cercava di comprendere la causa che aveva portato alla formazione del carattere così particolare della sorella.

Così, una notte, Arianna decise di porre fine alla perenne solitudine della sorella, nonostante avessero litigato pesantemente, e si intrufolò in camera sua mettendosi a sbirciare fra le sue cose.

Poco dopo trovò un diario sul quale c’era scritto: “DIARIO SEGRETO DI AURORA: NON APRIRE!!” ma, nonostante ci fosse scritto di non aprirlo, Arianna lo aprì e sfogliandolo trovò delle cose che non si sarebbe mai aspettata di trovare, ad esempio nella pagina del 21/05 c’era scritto: “Oggi è la mia giornata, perchè oggi è la giornata della diversità e io mi sento diversa, o meglio, lo sono anche se faccio fatica ad accettarlo a causa del mio viso che per metà è ricoperto da un’enorme cicatrice”.

Arianna scoppiò in lacrime perchè aveva da sempre avuto la soluzione sotto i suoi occhi ma non era mai riuscita a comprendere il dolore della sorella, perchè sì, quello era l’unico particolare che le distingueva esteriormente.

La mattina seguente, ignara di quello che fosse successo la notte precedente, Aurora si alzò per fare colazione e quando si sedette al tavolo per mangiare sua sorella le diede un caloroso abbraccio da dietro.

Insospettita da questa sua azione, data la mancanza di affetto tra le due negli ultimi periodi, Aurora le chiese il motivo e perchè l’avesse fatto, quindi Arianna le spiegò tutto ciò che aveva fatto la notte precedente e le disse che non aveva nulla da temere, soprattutto non doveva temere del giudizio altrui; dopo aver ascoltato la spiegazione e le parole della sorella Aurora abbracciò Arianna e in quello stesso giorno Arianna fece conoscere a sua sorella tutti i suoi amici, perchè Aurora iniziò ad accettarsi di più e a tenere meno a conto il giudizio degli altri proprio come le consigliò di fare la sorella.

La diversità deve essere vissuta come una ricchezza e non come una limitazione. La famiglia e gli amici sono un valido supporto affinché si possa verificare la vera inclusione.

Classe II E


giovedì 24 marzo 2022

La tentazione dei golosi

 



Carletto, detto anche Golosetto incontrò dopo tanti anni il suo grande amico Samuel.

Non si vedevano dai tempi della scuola alberghiera, luogo dove si erano conosciuti condividendo la loro grande passione: l’amore per i dolci!

C’era una piccola differenza però: Samuel era diventato lo chef più bravo del mondo, i suoi dolci avevano fama internazionale ed era conosciuto ovunque per i suoi straordinari bignè alla crema. Carletto, più birichino, continuava ad avere la stessa passione, ma aveva smesso di cucinarli … si divertiva solo a mangiarli!

“Come mai ritorni a Macerata Campania?” Chiese Carletto a Samuel.

“Sai bene che non dimentico mai le mie origini. Il paese è in fermento per la ripresa della festa di Sant’Antonio – sospesa per due anni a causa del Covid – e mi hanno chiesto di preparare un carro intero tutto decorato con i miei bignè alla crema”. Rispose Samuel.

Il suo tono era felice, ma anche preoccupato, non doveva essere un’impresa semplice e soprattutto i tempi erano davvero brevi. Così Carletto, in ricordo dei vecchi tempi trascorsi insieme e in virtù della passione per i carri che ogni maceratese condivide, si offrì di aiutarlo.

Samuel accettò con piacere la proposta e si diedero appuntamento per il giorno seguente alle ore 7:30. Il progetto era già pronto, il carro già predisposto nel portone e per le 15:00 tutto doveva essere pronto.

“Sarò di grande aiuto, te lo prometto!” – disse Carletto – “Ci vediamo domani”.

Carletto non si è mai distinto per la sua precisione. Si presentò a casa d Samuel alle ore 12:00.

“Sei sempre il solito” – sbraitò Samuel – “Se avessi aspettato te, non avremmo rispettato i tempi e la festa sarebbe saltata. I miei bignè sono già in forno. Adesso però ho un gran bisogno di riposare. Controlla tu la cottura”.

Samuel si allontanò e Carletto aveva una grande responsabilità. I bignè erano in cottura, il profumo inebriante … la crema pronta dal colore accattivante … “cosa potrà mai accadere se ne assaggio un po’?”.

Carletto, con il suo fare innocente e inconsapevole, controllò con attenzione i bignè, ma un cucchiaio per volta, finì tutta la crema! Stavolta il Golosetto l’aveva combinata davvero grossa. Al ritorno di Samuel non avrebbe avuto scusanti. Decise così di impegnarsi finalmente e, rimboccandosi le mani, rispolverò tutte le cose studiate a scuola e realizzò la migliore crema pasticcera mai preparata al mondo.

Il profumo d’arancia della crema rese i bignè migliori di prima e dal quel giorno Samuel e Golosetto divennero soci e la loro ricetta fece il giro del mondo.

La loro storia ci insegna che non bisogna essere superficiali ed egoisti. Aiutando il prossimo, arricchiamo anche noi stessi.

Classe II E

martedì 15 marzo 2022

Se vuoi la mente sana allena anche il corpo


Quanto è importante lo sport? Marco lo sapeva benissimo … o meglio, lo ha scoperto su sè stesso.

Facciamo un passo indietro. Marco e Luigi erano due ragazzi molto studiosi, ma poco interessava loro di svolgere attività fisica. I loro compagni di classe li prendevano sempre in giro, poichè non erano i più bravi nell’ora di educazione fisica. Anzi, diciamo che erano i bersagli continui delle pallonate dei bulli della classe.

Un giorno Marco arrivò a scuola carico di energia e, rivolto verso Luigi disse: “Amico mio dobbiamo cambiare. Lo sport è un’attività utile per sviluppare le capacità fisiche, fa bene alla salute e aiuta i ragazzi a migliorare anche le capacità di concentrazione”

“Cosa vuoi dire con questo” rispose Luigi - “credi che essere più sportivi possa farci diventare più bravi anche a scuola?”

Marco ne era convinto, e non perchè fosse una sua opinione, piuttosto perchè studi accreditati lo ritenevano. Dunque, da quel momento i due amici decisero di impegnarsi anche nello sport oltre che nello studio e ne trassero enormi vantaggi.

Andavano a correre tutte le mattine con i loro papà e scoprirono che quel momento oltre che attività fisica, era l’occasione per trascorrere un po’ di tempo con i genitori.

Dopo la corsa, colazione abbondante e subito scuola. A loro non è mai dispiaciuto andare a scuola, ma in questo periodo si sentivano più carichi di energia e riuscivano ad affrontare con uno spirito diverso anche i compagni di classe.

Si, anche quelli bulli, che adesso che li vedevano più energici e risoluti, prima di prenderli in giro ci pensavano due volte.

L’anno trascorse velocemente, sia Marco che Luigi conseguirono il diploma con ottimi voti e Marco non aveva altra constatazione da fare se non citando i latini “mens sana in corpore sano”.

Classe II E


mercoledì 9 marzo 2022

La fiamma dell’amore

 


C'era una volta un re, che dopo vent'anni di felicità coniugale s'andava tristemente disamorando della propria regina. Col cuore in pezzi, la vedeva perdere di giorno in giorno il fascino che lo aveva in origine ammaliato.

Il viso della regina stava diventando scialbo, appariva grigio, cupo e mesto. Gli angoli delle labbra mostravano una piega amara e delle rughe violacee le appesantivano lo sguardo spento.

Il re sentiva che un po’ alla volta si stava allontanando dalla sua donna. Il loro rapporto diventava sempre più freddo e distaccato e si andava perdendo la complicità di un tempo.

Un giorno però, uscendo dalle sue stanze, al re capitò di passare dietro alla regina mentre si acconciava la capigliatura davanti ad un grande specchio.

Quello che vide lo fece rimanere sbalordito e senza fiato! Il viso che vi aveva appena scorto risplendeva di radiosa bellezza. Quegli occhi brillavano di gioia.  Gli angoli delle labbra si rialzavano in un sorriso pieno … quel sorriso che lo aveva fatto innamorare in un solo giorno … tanti anni fa … quanti dolci ricordi!

Colto da stupore, il re si arresto e, poggiando le mani sulle spalle della regina, la fece voltare verso di lui. Che mistero! Il viso che adesso stava fissando era, come al solito, grigio, cupo e mesto. Ma come era possibile tutto ciò? Andò via senza dire nemmeno una parola, come consuetudine nell’ultimo periodo. Tuttavia la fugace illuminazione che aveva colto al mattino, seguitava ad occupare la sua mente. Dal canto suo, la regina pensava con ardore a quello slancio del marito, che da tempo non si verificava.

Il giorno seguente il re volle controllare nuovamente. Passò nello stesso punto al medesimo momento: stessa scena, uguale delusione, per entrambi i coniugi! Di nuovo, il volto che scoprì era solo una maschera di lutto e malinconia. Si allontanò ancora più inquieto del giorno precedente.

La sera, decise di convocare la regina e raccontare del disamore che si stava instaurando tra di loro, del velo di infelicità che abitualmente le copriva il volto, ma anche della  scoperta di una donna trasfigurata nel grande specchio come per due volte aveva constatato. Quel momento comunicativo fu fondamentale, mentre parlavano si resero conto degli errori che entrambi avevano compiuto nel rapporto di coppia, delle disattenzioni quotidiane da parte dell’uno e dell’altra che, nel tempo, si erano manifestate concretamente come un’illusione ottica sul volto di entrambi. Dopo una lunga conversazione, le parole furono bloccate da un passionale bacio, che da tempo non si scambiavano. La passione ritrovata fece tornare anche la bellezza fisica, perché quest’ultima si sa, è alimentata solo dalla fiamma dell’amore!

Classe II A

giovedì 3 marzo 2022

Sole e Luna e il potere dell’amicizia



Era una calda e soleggiata giornata di agosto. Luna e la sua famiglia, come ogni anno, si preparavano per andare una settimana in vacanza in Calabria. Luna era una ragazza molto solitaria, taciturna, a volte a tratti scontrosa, ma non era una cattiva ragazza, la sua era solo difficoltà a fare amicizia con gli altri. Pochi però avevano capito questo aspetto del suo carattere, e ciò la rendeva molto solitaria e malinconica.

Quest’anno però sentiva che qualcosa sarebbe cambiato. Al tramonto era solita fare lunghe passeggiate sulla spiaggia, a quell’ora si incontra poca gente ed è più facile camminare e perdersi nei propri pensieri senza essere disturbati. 

Mentre passeggiava, il suo sguardo fu attratto da un gabbiano che volava alto nel cielo … stesso interesse di chi le veniva di fronte. Il risultato? Fu un vero e proprio scontro frontale - per fortuna senza danni - con un’altra ragazza!

“Perdonami, non ti avevo visto! Stavo guardando quel gabbiano. Hai visto che grande? Hai visto che bello? Ma immagini quanto sarebbe bello volare? Arrivare ad un passo dal Sole? Magari fare vacanze estive sul Sole e quelle invernali sulla Luna? Ah … comunque piacere” - le tende la mano - “Io mi chiamo Sole”.

Luna rimase basita! Quella ragazza era un vulcano di energia. Un modalità che lei non condivideva, ma che in quella ragazza non le dava fastidio. Riuscì solo a ritrarre la sua mano e dire “Luna”.

“Luna? Cioè tu ti chiami Luna ed io Sole? Ma è una cosa fantastica! Non trovi? Non potevamo non incontrarci!”

Da quel giorno iniziarono a conoscersi e scoprirono di avere tanti interessi in comune.

Trascorrevano tutte le giornate insieme, giocavano a dama, facevano acrobazie, ballavano, cantavano, giocavano a racchette e facevano gare di nuoto. 

“Quest’estate è stata speciale” disse Luna. La settimana è volata e il tuo carattere mi ha dato l’energia per affrontare tutto quello che mi aspetta a casa.

“La nostra amicizia non si esaurirà con quest’estate” disse Sole. Non abitiamo molto lontano. Chiederemo ai nostri genitori di farci incontrare anche durante l’inverno.

Anche i genitori, del resto, si resero conto di quanto quell’amicizia fosse speciale e quanto avesse fatto bene per far migliorare il carattere di entrambe le ragazze.

Da quell’estate non si separarono più, tanti furono i momenti condivisi, soprattutto le vacanze in giro per il mondo, ma mai si facevano mancare la loro settimana estiva, le lunghe passeggiate sulla spiaggia e le risate a crepapelle ripensando al “gabbiano” che ha permesso il loro incontro.

Classe II A