DIARIO DI UNA QUARANTENA - GIORNO 44
16
aprile 2020
Caro
diario,
è
da un po' che non ti scrivo. Oggi è il compleanno di una mia cara amica, Francesca.
Noi della classe insieme alla nostra insegnante Pitocchelli abbiamo deciso di
organizzarle una piccola festa di compleanno nella videolezione di italiano.
Si, adesso ci possiamo vedere solo tramite uno schermo. È da più di un mese che
ci ritroviamo immersi in questa terribile situazione. Come già ti ho detto
svariate volte, siamo tutti in quarantena. Possono uscire di casa solo i nostri
genitori per andare a fare la spesa o per lavoro. Noi ragazzi dobbiamo rimanere
nelle nostre abitazioni e non possiamo incontrarci e guardarci negli occhi. A
tutti manca questo. Tutti ci sentiamo in trappola, chiusi in una scatola
sperando che qualcuno la apra al più presto. Sicuramente abbiamo dei passatempi
ma non è come prima. E non sarà mai più come prima, perché questa esperienza ci
sta cambiando. Quando decideremo di uscire, quando tutto questo sarà finito,
non lo daremo per scontato ma penseremo: “Quanto sono fortunata, posso uscire!”
A
volte penso…se noi siamo sfortunati e siamo tristi, le persone che hanno i loro
cari in ospedale e non possono nemmeno dare loro l’ultimo addio come si sentono?
Non riesco nemmeno a pensarci.
La
nostra classe, come tutte del resto, non ne ha passate sempre delle belle. Non
siamo la classe più unita e più bella di tutte, ma siamo la terza A e lo saremo
per sempre. Questa situazione non ci permette nemmeno di trascorrere gli ultimi
mesi in cui possiamo stare insieme. Non ci permette di vivere a pieno questo
percorso, che è stato bellissimo, ma se avessimo avuto la possibilità di
concluderlo come si deve, sarebbe stato incredibile! Quante cose ci sono state
private. Dalle cose più divertenti come la gita di cinque giorni, ai semplici
abbracci e le chiacchierate che ci fanno sentire meglio, ci fanno sentire vivi.
Guardare
negli occhi il tuo compagno, il tuo insegnane era così bello! Ricordo gli
sguardi dei professori. Quelli delle interrogazioni, quando con i loro occhi ti
travolgono e ti spingono a continuare e poi … i miei preferiti, quelli che
sanno darti conforto, che ti fanno sentire bene quando tutto sembra che vada
storto. Tutto questo mi manca.
Ecco,
come al solito mi sono un po' dilungata! Ti ho scritto per raccontarti altro…oggi
è il compleanno della mia amica Francesca e le organizziamo una festa un po'
particolare. I piccoli gesti sono importanti in situazioni come queste. Francesca
è molto sensibile e, come tutti noi, in questo momento si sente disorientata.
Mi auguro che il nostro gesto d’affetto nei suoi confronti possa essere per lei
la luce del sole, la passeggiata che non può fare.
Ricordo
che qualche anno fa il giorno di Pasqua sembrava una giornata di pieno inverno,
invece quest’anno che non possiamo uscire c’è stato un sole più bello di una
giornata di agosto. Ma non è questo l’importante. Quello che davvero conta è
che tutti stiamo bene, cosa che sembra un po' difficile da quanto si vede ai
telegiornali.
Se
dovessi trovare un aggettivo per descrivere Francesca…direi particolare. È una
ragazza che può passare inosservata, ma la verità e che lei nasconde dietro la
sua corazza di originalità e stravaganza una forte sensibilità se le parli può
insegnarti tante cose. Tutti possono insegnarti qualcosa. E noi, in questi tre
anni, abbiamo imparato davvero tanto.
Ora
devo andare, la videolezione sta per iniziare e corro a fare gli auguri alla
mia compagna.
la
tua Miriam
Auguri a Francy, brava Mimì e un abbraccio bella 3A💕
RispondiEliminaLa vostra English teacher