Samuele, un ragazzino di quindici anni, veniva da una famiglia molto povera, infatti viveva in una casa che gli era stata donata dal Comune. Non indossava abiti firmati, non aveva uno zaino alla moda, aveva una bicicletta e in più andava a scuola a piedi anche quando pioveva. Aveva pochissimi amici ed era spesso preso in giro per il suo modo di vestire. Il ragazzino, cercava in tutti i modi di farsi apprezzare dagli altri, grazie alla sua simpatia e alla sua intelligenza; non perdeva occasione per fare qualche battuta ed era sempre disponibile ad aiutare gli amici che non erano bravi a scuola.
Alcuni ragazzi, approfittavano della sua disponibilità, ma non lo invitavano mai né per una partita di calcio né per una semplice passeggiata. Un giorno, Samuele ricevette una visita inaspettata. Quando aprì la porta, si trovò davanti Francesco, un ragazzo di buona famiglia. Tutti furono meravigliati nel vederlo e per qualche istante restarono senza parole. Francesco, subito iniziò a parlare, mettendo tutti a proprio agio. Egli aveva con sé delle buste piene di abiti nuovi, scarpe firmate e uno zaino nuovo per la scuola.
Dopo un po', invitò Samuele a prepararsi per andare a fare un giro insieme. Gli fece conoscere tutti i ragazzi del suo gruppo che però inizialmente non presero bene questa cosa. Nei giorni seguenti, Francesco, anche a costo di mettersi contro i propri amici, fece di tutto per far accettare nel gruppo anche Samuele. Francesco disse che non era giusto escludere un ragazzo solo per la sua posizione sociale o per il suo modo di vestire ma era giusto apprezzarlo per la sua simpatia e generosità. Da quel giorno, Samuele venne accettato dal gruppo e iniziò finalmente ad uscire e a divertirsi.
Classe II E
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